Andrea Bonamore e il sogno di una nuova Lancia

 
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Iniziamo dall’inizio, presentiamoci:
Sono Andrea Bonamore, ho 28 anni e studio Ingegneria edile-architettura alla Sapienza di Roma. Gestisco la pagina Facebook “I Love Lancia”, dedicata a questo prestigioso marchio.
Come nasce la tua passione per il design?
Mi piace disegnare ed è forse per questo che mi sono avvicinato al mondo dell’architettura e del design, la volontà di creare qualcosa di bello che potesse piacere a me e agli altri.
Ormai i progetti dei tuoi concept Lancia sono diventati famosi sul web apprezzati anche da siti internazionali. Quali sono le tue fonti d’ispirazioni?
Apprezzo tutti i grandi designer italiani (Michelotti, Giacosa, Pininfarina, Gandini, Manzoni, De Silva) ma come approccio al design faccio molto riferimento a Giugiaro.
Cosa rappresenta per te la storia di Lancia e cosa pensi della decisione di Marchionne di pensionare lo storico marchio torinese?
E’ difficile coniugare estetica e funzionalità. Lancia, credo sia riuscita in questo, facendo auto molto belle, innovative nella tecnica e nel design. La storia sportiva di Lancia è entrata nella leggenda come la maggior parte dei modelli prodotti. Pensionare un marchio così ricco di storia, di prestigio e di passione è un grande errore. Molti marchi concorrenti, sopratutto tedeschi, producono auto valide, ma prive di quella storia, di quella passione che sono Lancia ha saputo regalare nel corso degli anni. Se Marchionne vuole rendere grande il gruppo FCA, non può pretendere di sfidare Mercedes, BMW, Audi ecc. solo con Alfa Romeo; Lancia è una pedina importante.
Dopo tutti questi anni di vuoto credi sinceramente che con i giusti investimenti ci possa essere un rilancio del brand?
Volere è potere. Se si investe in prodotti validi, fedeli alla storia del marchio e con tanta innovazione, penso di si. Le possibilità ci sono. I pianali sviluppati per Alfa posso essere condivisi (come già fatto negli anni ’80) anche con Lancia. Motori e design invece devono essere dedicati, cercando di differenziare gli obiettivi. Per quanto possibile punterei anche sul reparto sportivo, da sempre elemento trainante nelle vendite.
Iniziamo a parlare dei tuoi concept: la Delta. Ha suscitato interesse e notevoli consensi. Come vedi la Delta del futuro?
Il concept spiega tutto. Una Delta diversa ma sempre uguale a se stessa (come la 911 ad esempio). Una Delta che faccia tesoro dello straordinario passato che ha vissuto il modello originario e che sia all’avanguardia nella tecnica. Una Delta che faccia innamorare e provare emozioni uniche.
Pensi che ci possa essere un interesse per il ritorno della “vera” Delta?
Direi proprio di si. Tutti ricordano il modello di Giugiaro, ottimo biglietto da visita per presentare la nuova versione. Modelli analoghi come la Golf sono diventati un must, perché costantemente supportati e aggiornati nel giusto modo. Anche la Delta può farlo.
Che differenze stilistiche sostanziali hai voluto tra la prima generazione e il tuo concept?
La prima generazione ha avuto una grande evoluzione stilistica, anche in relazione all’attività sportiva. Il concept è già pensato in quest’ottica e quindi perde tutte le “esasperazioni” adottate per rendere una tranquilla berlina un mostro su quattro ruote. Mantenendo le stesse proporzioni del modello di Giugiaro, ho cercato di trovare un punto di incontro tra eleganza e sportività, lasciando inalterato il DNA Delta.
Perché secondo te la Delta da poco uscita di produzione non ha avuto il successo sperato? 
Senza discutere il fatto che comunque è stata un’ottima berlina, ho riscontrato alcune scelte a mio parere errate.
Per prima cosa, la scelta di posizionarsi a cavallo del segmento C-D, con conseguente allungamento del passo che ha reso l’insieme pesante e goffo.
Secondo, il design; riprendere le forme della Lancia degli anni ’60 non è un male, ma farlo con troppa enfasi ha portato alla creazione di un’auto barocca, con troppe curve e sicuramente poco “Delta”. Sono elementi di disturbo la mascherina con l’orrendo logo ri-stilizzato e i fari posteriori. Ho sempre visto in questo modello un generale errore nelle proporzioni, che ne ha decretato le scarse vendite.
Terzo, la mancanza di una versione molto sportiva che potesse ripercorrere i fasti della vecchia gloria.
Hai dei progetti in cantiere? 
Per ora no. Vorrei continuare a supportare un eventuale rilancio del marchio, proponendo sempre nuovi concept; magari “qualcuno” ai piani alti di FCA potrebbe apprezzare le mie idee.
Una domanda a brucia pelo: qual’è la Lancia più bella di sempre?
Non è una domanda facile, soprattutto se fatta ad un Lancista. Credo però che oggettivamente l’Aurelia B24 si “La Lancia” di tutti i tempi.
Concludendo, hai dato vita ad un profilo su Facebook molto seguito (ndr I Love Lancia) dove presenti i tuoi concept. Quale sono i feedback dei fan della pagina?
Il parere dei fan è molto importante. I vari concept sono in continua evoluzione, proprio per rispecchiare il più possibile le esigenze e le opinioni dei fan. C’è stata anche qualche critica che è comunque servita a migliorare la qualità dei miei lavori. Si è creata una comunità molto forte di appassionati; io cerco di regalare loro un sogno, e loro mi danno consigli su come farlo.
Curisità
La modellazione di ogni concept richiede in media una settimana di lavoro, nel caso di un nuovo modello, o 2-3 giorni nel caso di una versione derivata.
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10 Commenti. Nuovo commento

  • A me sembrano i modelli di Granata e non di Bonamore

    Rispondi
    • Sono di Bonamore…possiamo rassicurarti.

      Rispondi
      • Henry lo dovevate veedre dal vivo spingeva la sua macchina al limite ma questa non e8 un macchina e8 una belva da gara..i cavalli erano intorno ai 700 su sterrato, quasi 800 su asfalto, con super mappature..e supercomponenti non quasi 600..!! se ne vedi dal vivo una di adesso non centra niente con questa..le audi e le peugeot facevano rumore, questa faceva la VELOCITA’..fidate sono fonti certe semplicemente unica

        Rispondi
  • Se la producessero la comprerei subito

    Rispondi
  • Un gran diseño que sera desperdiciado.

    Rispondi
  • Henry lo dovevate veerde dal vivo spingeva la sua macchina al limite ma questa non e8 un macchina e8 una belva da gara..i cavalli erano intorno ai 700 su sterrato, quasi 800 su asfalto, con super mappature..e supercomponenti non quasi 600..!! se ne vedi dal vivo una di adesso non centra niente con questa..le audi e le peugeot facevano rumore, questa faceva la VELOCITA’..fidate sono fonti certe semplicemente unica

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  • Sarebbe bello un ritorno

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  • Purtroppo Marchionne è innamorato dell’Alfa e non ha avuto nessun interesse a mantenere anche la Lancia. Mi auguro di cuore che un imprenditore italiano faccia il miracolo, riproponendo il prestigioso marchio Lancia.

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  • DALLE PAROLE AI FATTI MI CHIAMO Roberto Maimone e sto’ raccogliendo 100 prenotazioni per un modello Lancia di successo la Fulvia Coupé’ progetto che partira’ nel 2019 quando Marchionne a detto che lascerà’ FCA il marchi Lancia deve essere assorbito dallo Stato Italiano per recuperare i contributi che hanno aiutato Fiat dal fallimento negli anni caldi con i vari governi passati era guasi una fabbrica di stato.

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  • Ho gia’ 7 prenotazioni e sto’ pubblicando il Depliant del modello Nuova Fulvia Coupé’ vedere per credere sul Viva Lancia Fulvia forum Fulvia ed su Viva Lancia Italia sezione Lancia Cafè’ Io ho un sogno. Quanti mi seguono sono numerosi Vedere per credere! Maimone.

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