Raffaele Terlizzi saluta la collezione Lancia?

La Collezione Lancia chiude al pubblico nell’estate del 2007 e le vetture vengono spostate nella location attuale di Beinasco: di questo scrigno dei sogni abbiamo già parlato con Raffaele Terlizzi (collection manager di FCAHeritage) che da dieci anni è impegnato a preservarne il valore e la manutenzione. Qualcosa però sta per cambiare.

L’esperienza e la professionalità acquisita con il lavoro non sono mai state un dono divino, ed è per questo che di fronte a storie come quella di Raffaele Terlizzi è importante soffermarsi, anche solo un attimo, per ricordarci quanto “la vecchia scuola” abbia ancora tanto da insegnare a noi giovani (appassionati di motori e non).

Avevamo recentemente incontrato Terlizzi in una visita al capannone dove è custodita la Collezione Lancia, e già in quell’occasione avevamo potuto constatare l’attaccamento a quelle auto storiche come fossero pezzi di una storia a cui lui stesso sentiva di appartenere: la storia di FIAT. Un’azienda che sicuramente a lui ha dato molto, non fosse altro perchè l’ha accompagnato per tutta la sua carriera lavorativa arrivando ad assegnarli la responsabilità di gestire, custodire e tutelare il patrimonio storico dei veicoli delle collezioni FIAT e Lancia e dal 2016 anche di Alfa Romeo.

Abbiamo appreso del suo prossimo pensionamento in un recente evento pubblico, consci del fatto che anche in FCA sanno bene quanto sarà difficile poter sostituire una figura professionale così articolata come appunto quella di Raffaele Terlizzi. Una preoccupazione condivisibile, che abbiamo voluto affrontare personalmente con il diretto interessato, in primo luogo per porgere i nostri più sinceri auguri per questa nuova fase della sua vita.

Raffaele, allora facciamo un passo indietro, quando sei entrato in FIAT? Nel 1978, e subito dopo il servizio militare ho ricevuto la proposta che aspettavo più di tutte: guidare automobili. Per me è stato un sogno realizzato in quanto sin da bambino sognavo di stare sulle auto, e sono andato avanti così studiando tutto quello che ruotava intorno ai motori; come sono costruite le auto stando nelle officine e sporcandomi le mani. Ero un “bambino” curioso. Con il passare degli anni, quindi sono diventato collaudatore e poi dopo parecchi anni, nel 2007, ho ricevuto la proposta di seguire le vetture del Centro Storico FIAT. Successivamente dopo la chiusura del Museo Lancia a Borgo San Paolo mi fu affidata anche la gestione della Collezione Lancia insieme a quella FIAT di cui già mi occupavo.

Nel 2007 in che situazione hai trovato la Collezione Lancia? Le vetture erano in condizione buone ma erano sostanzialmente statiche, nel senso che non era possibile l’utilizzo delle stesse in movimento. Potevano muoversi solo 4 o 5 modelli, utilizzati già all’epoca negli eventi (MilleMiglia) o  nei concorsi d’eleganza. A me non piacciono le vetture statiche, e mi sono messo subito al lavoro per riportarle in movimento, appoggiato anche dal management dell’epoca. Ieri, come oggi, penso sia fondamentale tenere in vita questi modelli, esporli su riviste e farli conoscere al pubblico in eventi. Ho avuto la fiducia necessaria e abbiamo iniziato i restauri con le Aurelia, la Fiat Mefistofele (all’epoca la vettura più veloce del mondo) e via di seguito. I restauri avvenivano in parallelo sia per Lancia che i modelli FIAT. Mi hanno dato fiducia e ad oggi vantiamo il risultato importante di avere il 70% dei modelli della collezione (Lancia e FIAT) 200 pezzi, in condizione di movimento.

Cosa vuol dire, in poche parole, gestire una collezione di auto storiche? Dal lato amministrativo mi occupavo di tutte le questioni burocratiche della Collezione, in primis le tasse di circolazioni le assicurazioni, le pratiche logistiche durante gli spostamenti e poi ovviamente pianificare le manutenzioni, i capitolati tecnici e contatti con i fornitori. Ora per non annoiarvi ho fatto il discorso breve, ma vorrei sottolineare la complessità di queste operazioni su veicoli di questo tipo. Per la parte tecnica, seguire i restauri con i fornitori dando loro una guida dei lavori da compiere o dei pezzi da sostituire. Le nostre auto vanno messe poi in moto tutti i giorni secondo un programma di turnazioni gestito dal sottoscritto affinché le stesse possano girare per non deteriorarsi. Le auto devono muoversi altrimenti vengon fuori problemi. Ricordatevelo bene.

Quante persone sono impiegate per la gestione della Collezione? Tre, fino a quando sarò in servizio; mi avvalgo della collaborazione di due giovani. Sono stati anni intensi e pieni di soddisfazioni, ma posso dirvi una cosa: chi coordina non deve prendersi solo il bello ma deve anche saper gestire delle grane; coordinare il personale non è mai cosa semplice. La presenza di una guida è fondamentale. Con un lavoro di squadra siamo riusciti a raggiungere risultati importanti.

In un percorso di 10 anni qual’è la tua soddisfazione principale? Ah…sicuramente aver messo in movimento automobili ferme da oltre 50 anni a cui nessuno pensava più per diversi motivi: auto difficili da usare, da guidare. Lavori difficili come per le Lancia D50 e D25 e tante altre.

Domanda a brucia pelo, posso chiederti se FIAT ieri e FCA oggi ti hanno appoggiato nel corso degli anni? Assolutamente si in entrambi i casi. Oggi, certo, la situazione è cambiata perché c’è una divisione specifica che si occupa delle auto storiche (FCAHeritage ndr) e quindi è un discorso più complesso, ma è importante questo senso di “apertura” che si vuole costruire intorno a queste auto d’epoca, esponendole e portandole in giro tra la gente.

Il 28 giugno sarà il tuo ultimo giorno lavorativo come Collection Manager FCAHeritage e ad ottobre andrai in pensione. Dispiace? Certamente, come avrete ben capito ho lavorato con passione e spero che tutto il lavoro fatto sino a questo punto non venga disperso. Sembra strano dirlo ma il nostro lavoro è una guerra contro il tempo che consuma e porta via tutto.

Chi sarà il tuo sostituto? Per rispetto delle regole aziendali, non posso dirlo ma certo sarebbe piaciuto mettermi a servizio per un passaggio di consegne adeguato, nei tempi e nei modi concordati con l’azienda.

Mi vuoi dire quindi che pur andando in pensione a breve, non hai avuto la possibilità di passare consegne al tuo successore? La cosa mi preoccupa.

Da aziendalista faccio quello che mi si chiede, (sorride) i giudizi sono di competenza vostra e del lettore.

Hai ragione certo, non voglio qui far polemica ma apprendere che un lavoro cosi delicato, con una professionalità cosi specifica come la tua, non abbia contemplato un percorso di transizione, scusa ma qualche preoccupazione la solleva.

Non è il caso di polemizzare, so che su questo siete maestri, io le scelte della mia azienda le rispetto. Però, sarei disonesto intellettualmente a dirti che non mi avrebbe fatto piacere, al di la del pensionamento, se l’azienda mi avesse chiesto di prolungare la mia esperienza lavorativa al suo interno. Si, mi avrebbe fatto piacere. Magari, (sorride) adesso che sarò libero potrò collaborare con voi di SaveLancia…insomma non sono un pensionato che si chiuderà dentro casa. La mia passione è ancora forte, così come la voglia di fare e in tutte le occasioni pubbliche c’è sempre stata gente pronta a manifestare stima. Vedremo. Il mio contributo non finisce qui.

Il mese scorso ci ha fatto un’attestato di stima Sandro Munari. Adesso, avere anche Terlizzi. Ci costringerete ad allargare l’ufficio. Onestamente? Ci piacerebbe che tu potessi rimanere al tuo posto ad occuparti con passione della Collezione.

Il paragone con Munari è un pò azzardato, ma apprezzo l’ironia e l’ospitalità nella vostra “casa”. Sicuramente farà piacere a voi lancisti la notizia che finalmente dopo un lungo restauro è tornata nella Collezione una Lancia LC2 di cui ho seguito i lavori dall’inizio sino al collaudo in pista da me effettuato. Sembra banale ma per fare questo lavoro devi, tra l’altro, saper guidare le automobili, dai modelli dei primi del novecento sino a quelle sportive degli anni novanta.

La notizia della LC2 ci fa piacere, anche se il contesto ci preoccupa. Disperdere queste esperienze professionali non è una cosa che ci rasserena perché sappiamo quanto è importante mantenere quel bagaglio di conoscenze che non si potrà mai compensare con un corso di formazione. Permettici un appello diretto a Roberto Giolito e FCA Heritage, senza polemica, affinché possa trovare il modo di non disperdere le competenze di una persona che seppur della “vecchia scuola” ha ancora molto da dare. Fare in modo che la Collezione Lancia finisca in buone mani è un nostro primario obiettivo di sensibilizzazione. Nel corso degli anni, Terlizzi ci ha sempre rassicurato anche quando la mancanza di notizie lasciava presagire il peggio, ovvero che questi capolavori diventassero nel migliore dei casi dei “manichini”.

Vi ringrazio per le parole e torno a dire: io sono a disposizione. So benissimo però che i tempi cambiano e con essi le metodologie di lavoro. So bene che è molto più semplice allargare all’esterno, la gestione dei lavori, coinvolgendo fornitori. Ma il punto è che, qualcuno dell’azienda che dia le direttive di restauro e di come debbano essere fatti certi lavori, ci vuole. Oggi, anche in una grande officina è difficile trovare chi abbia la voglia di perdere ore e ore di lavoro per ricostruire un pezzo esattamente com’era. E’ difficile metterci la cura necessaria perché ovviamente devono lavorare in fretta per ragioni economiche ovvero per spendere di meno. Io non ho mai dato libertà totale ai fornitori, la mia voce si faceva sentire. Ogni auto ha una sua metodologia di intervento che non può certo sposarsi con la logica di interventi veloci a spesa ridotta. Questo saper fare rimane nella testa di chi lo possiede.

Che augurio faresti a chi ti sostituirà?

Deve avere tanta libertà operativa come quella che ho avuto io i primi anni, autonomia per la complessità dei lavori che ci sono da gestire. Mi dispiacerebbe tantissimo disperdere i risultati raggiunti con il rischio queste bellissime auto finiscano solo per essere figure statiche, credetemi farebbe male.

   

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17 Commenti. Nuovo commento

  • Daniele Procacciante
    26 Giugno 2017 22:42

    Ho conosciuto Raffaele ad una manifestazione pubblica. Gentile e disponibile, al di là del fatto che deve andare in pensione questa storia sa chiaramente di rottamazione renziana fine a se stessa. Chiaramente qualcuno prenderà il suo posto, magari il migliore sulla piazza…ma a me sembra un modo vergognoso di sbarazzarsi di un professionista. Ma cosa possiamo aspettarci da questa FCA? Nulla, quello che hanno fatto con il marchio Lancia ci ha insegnato che con queste persone non esistono principi di rispetto ma solo di convenienza.

    Rispondi
    • Mirella bini
      27 Giugno 2017 12:08

      Sono perfettamente d’accordo.
      Questa è una bruttissima mossa !! Pari a quella di aver distrutto l’ Abarth !!

      Rispondi
  • Antonio D'Amico
    26 Giugno 2017 23:02

    Mi spiace leggere questa storia. che eritage dovrebbero tutelare? Il loro posto…forse. e poi perche voi continuate a farli pubblicità? pigliate soldi? se si dovreste vergognarvi.

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  • Poveracci…ho provato a fare una richiesta del certificato d’origine di una fulvia e mi hanno risposto che non hanno i registri per poterla fare…e cosi un mio amico. Quindi di che stiamo parlando? Chiaramente Terlizzi è un peso, quelli vogliono le auto da esporre ai centri commerciali. Come siamo ridotti…voglio solo il nome di chi sostituirà Terl per farmi due grosse risate.

    Rispondi
    • Mirella bini
      27 Giugno 2017 12:11

      Sono perfettamente d’accordo.
      Questa è una bruttissima mossa !! Pari a quella di aver distrutto l’ Abarth !!
      Penso che riferendo poco ! Immaginando il sostituto…

      Rispondi
    • Mirella bini
      27 Giugno 2017 12:11

      Sono perfettamente d’accordo.
      Questa è una bruttissima mossa !! Pari a quella di aver distrutto l’ Abarth !!
      Penso che riferendo poco ! Immaginando il sostituto…

      Rispondi
  • letto ora..su fb, dispiacere tanto. delusione enorme se fosse confermato. Sono sicuro che fca cambi idea. dai come fanno a toglierlo che sta in tutti i video..

    Rispondi
  • Giuseppe Devidi
    26 Giugno 2017 23:47
    Rispondi
  • Paolo Calovolo
    27 Giugno 2017 4:07

    Stefano, sono basito e Francesca lo sa.. FCA ha perso e sta perdendo talenti di inestimabile valore nei rispettivi comparti.. Mi viene da pensare che l’Uomo e la sua Cultura, a questo punto, valga molto meno degli sterili e ondivaghi risultati d’esercizio. C’era una volta la FIAT. Ora c’è FCA..

    Rispondi
    • Mirella bini
      27 Giugno 2017 12:15

      Ci.vengo con te Paolo, mi viene da piangere….ma ormai le mie lacrime hanno già dato ! Con LC2 , nell’85 abbiamo perso Giacomo Maggi, collaudatore in ABARTH ( quella vera ) ci. Walter Rostagno, collaboratori del sig.Pianta Giorgio. ….pensi che in FCA sappiano ????

      Rispondi
    • Mirella bini
      27 Giugno 2017 12:17

      Cionvengo con te Paolo, mi viene da piangere….ma ormai le mie lacrime hanno già dato ! Con LC2 , nell’85 abbiamo perso Giacomo Maggi, collaudatore in ABARTH ( quella vera ) con Walter Rostagno, collaboratori del sig.Pianta Giorgio. ….pensi che in FCA sappiano ????

      Rispondi
    • Mirella bini
      27 Giugno 2017 12:17

      Cionvengo con te Paolo, mi viene da piangere….ma ormai le mie lacrime hanno già dato ! Con LC2 , nell’85 abbiamo perso Giacomo Maggi, collaudatore in ABARTH ( quella vera ) con Walter Rostagno, collaboratori del sig.Pianta Giorgio. ….pensi che in FCA sappiano ????

      Rispondi
  • Matteo Milano
    27 Giugno 2017 10:25

    È una vergogna che la collezione Lancia venga lasciata morire così. Hanno ucciso prima il marchio e adesso vogliono far fuori anche la memoria di Lancia. Dovremmo iniziare una campagna di boicottaggio per le auto fca. A questo punto meglio un auto straniera che arricchire Mr maglioncino e quattro pagliacci che di auto capiscono poco visto che ormai l’Italia è sprofondata nella classifica dei paesi produttori di automobili. Un perché ci sarà?! Privarsi di gente competente

    Rispondi
  • Stefania Clemente
    27 Giugno 2017 21:19

    Hanno cancellato Lancia e ormai possono rigirarla come meglio credono. Non ci sono scusanti, nessuno può sorprendersi più di niente. Con mio marito siamo lancisti da una vita, abbiamo due vecchia glorie un’Appia e una trevi. Il certificato a FCA Heritage dovremmo darlo noi a loro e non viceversa visto che è un gruppo che non tutela minimamente lo storia del marchio. Auguriamo a Raffaele una lunga vita professionale al di fuori di quella palude. Se lo merita. Loro restino a fare filmatini e illudersi di rappresentare una storia che non conoscono, non rispettano e non hanno voglia di tutelare altrimenti sarebbero pieni di Terlizzi nel loro staff. SaveLancia da oggi non dovrebbe più dare spazio a questa gente perché è evidente che questa barzelletta si Heritage sta alla Lancia come l’eletteoshock sta a alla salute mentale. Un abbraccio e spero che raffaele trovi il modo di farsi sentire

    Rispondi
  • raffaele terlizzi
    28 Giugno 2017 10:39

    gentili amici e appassionati della Lancia e non solo, vi ringrazio molto per gli attestati di stima , come anticipato sono a disposizione con la mia esperienza per chi ne avesse necessità.
    grazie ancora.
    Raffaele Terlizzi

    Rispondi
    • Jeffrey HAREAU
      28 Giugno 2017 16:23

      Caro Signor Terlizzi
      Sono un giovane studente francese pazzo di Lancia , cerco di ripristinare le vecchie Lancia Fulvia Zagato 1.3 S (1.5 serie) mio padre.
      Io lavoro è difficile trovare stanze diverse.
      Ho chiesto una storia di questa vettura = impossibile, non rispondere; mi potete aiutare?
      Il suo chassis n °: 818 362 001 694 *
      Rispettosamente.
      Jeffrey.

      Cher Mr Terlizzi
      Je suis un jeune étudiant français fou de Lancia, j’essaye de restaurer la vieille Lancia Fulvia Zagato 1,3 S (série 1,5) de mon papa.
      Je travaille dur pour trouver différentes pièces.
      J’ai demandé un historique de cette voiture = impossible, jamais de réponse ; pouvez-vous m’aider ?
      Son N° de chasis : 818.362 * 001694
      Bien respectueusement.
      Jeffrey.

      Rispondi
  • Caro Raffaele,
    non sono meravigliato, ma tanto dispiaciuto per l’accaduto.
    Chi come noi, conosce la VERA storia delle cose, sa benissimo che un’azienda fondata da Grandi Signori ed accaparrata con un ‘golpe’ (che nasconde ancora irrisolti omicidi d’inizio ‘900) da parte di una sola entità malvagia, non può portare nulla di buono ed ha sempre, sempre utilizzato questo modus operandi con dipendenti e fornitori, primeggiando, arrogandosi l’esclusiva su tutto quel che è auto nel paese, dimenticando o seppellendo i sacrifici di coloro che hanno reso grandi i vari marchi. CHE SCHIFO.
    Forse siamo rimasti amici perchè sei controcorrente e non uno yesman.
    Ti auguro da uomo ‘libero’ ogni bene.
    Ad Majora Raffaele,
    Leo

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