Le porte del Salone di Ginevra sbattute in faccia alla Lancia

Si ritorna a parlare di Lancia ma purtroppo non per novità e nuovi modelli. Dal 3 al 13 marzo 2016 si è tenuto il Salone dell’Auto di Ginevra 2016, che ha riportato nella città svizzera i più grandi brand automobilistici del mondo con una grande assente: Lancia. Un interessante articolo di Michele Masneri della testata Articolo43 rompe il silenzio che tristemente ha avvolto il destino di un marchio che proprio nel 2016 avrebbe dovuto festeggiare i 110 anni di storia ma che invece va spedito verso la cancellazione silenziosa.

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È la grande novità di questo Salone dell’auto di Ginevra 2016: la Lancia non c’è più, scomparso proprio lo stand, e l’agonia era stata lunga. Nel 2015 troneggiava la esteticamente svantaggiata Y, e faceva davvero male anche a chi non è lancista assistere al declino. Meglio dunque quest’anno, che proprio lo spazio Lancia, nella hall del palaExpo riservata ai marchi del gruppo Fiat Chrysler (Fca), è evaporato definitivamente. I SOLDI SONO FINITI. Del resto Sergio Marchionne l’aveva annunciato, che Lancia sarebbe rimasto «un marchio solo italiano», frase in codice per dire che insomma siamo alla frutta, e tutti sapevano che non ci sono i soldi per rilanciare anche questo marchio, cara grazia che hanno ripreso per i capelli Alfa Romeo. E però appunto meglio la morte rapida di questa lunga agonia, che i lancisti proprio non meritavano: già avevano dovuto subire il rebranding del catafalco Chrysler 300, onesto macchinone americano che proprio col tridente torinese non c’entrava nulla; con un’umiliazione immeritata per la macchina italiana forse più fica di sempre, la Thema – esisteva un tempo in cui le nostre macchine se la battevano con le Mercedes, mentre Audi ancora era considerata molto parvenu; poi la Delta, altro affronto alla memoria storica ed estetica. LANCISTI, CHE ELEGANZA. Però i lancisti non hanno mai occupato le strade né minacciato suicidi, perché i lancisti sono persone eleganti, sono la borghesia, sono un club esclusivo tipo partito repubblicano, in Italia (forse anche sono proprio le stesse persone, con la stessa consistenza numerica). Non hanno mai detto una parola, neanche quest’anno che pure sarebbero i 110 anni dalla fondazione del marchio, e ci vorrebbe almeno l’onore delle armi per una storia fichissima italiana, che meriterebbe subito almeno una fiction con Anna Valle.

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1 Commento. Nuovo commento

  • Come fa marchionne a dire che fuori dall’italia lancia non ha storia. Lancia ha vinto in molti campionati mondiali. Speriamo in qualche imprenditore che possa salvare la mitica Lancia.

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