Lo stabilimento Lancia di Bolzano
Mentre stava lavorando attorno al progetto dell’Aprilia, Vincenzo Lancia decideva di aderire ad una iniziativa governativa tesa a promuovere la creazione di un centro industriale a Bolzano.
Nel marzo 1935 l’ufficio tecnico del comune di Bolzano trasmetteva alla direzione Lancia la planimetria della zona, per la scelta del lotto di terreno da acquistare per la costruzione dello stabilimento, sei mesi dopo iniziavano i lavori di costruzione dei primi quattro capannoni, nell’aprile 1937 venivano assunti i primi impiegati (che saranno “istruiti” a Torino). Il mese di giugno 1937 segnava dunque la nascita ufficiale dello stabilimento, che debuttava con l’entrata in funzione del reparto fonderia. Prima dello scoppio della guerra cominciavano i lavori di costruzione del reparto meccanica, e così lo stabilimento di Bolzano diventava un complemento insostituibile delle officine di Torino.
Ma nel 1942 i bombardamenti cominciavano a colpire anche Bolzano, e gli anni 1943 e 1944 saranno costellati da arresti, bombardamenti, lutti. La ripresa, faticosa, lenta ma costante, inizierà il 3 maggio 1945. Subito iniziava la ricostruzione degli impianti e le lavorazioni che erano di pertinenza degli stabilimenti di Torino, tornavano alla loro sede naturale, ad eccezione del settore dei veicoli industriali, che rimaneva in via definitiva a Bolzano.
La produzione di veicoli industriali terminò dopo l’integrazione della Lancia nel gruppo Fiat (l’ultimo autocarro tipicamente Lancia, il gigante Esagamma, uscì di produzione nel 1971), ma lo stabilimento di Bolzano continuò la produzione di mezzi speciali come i famosi 4×4 della gamma 75-95 HP fino al 1990.
Attualmente l’impianto industriale di Bolzano è ancora attivo e specializzato nella costruzione di mezzi militari Iveco.