Lancia la grande industria italiana che faceva invidia.

vincenzo lancia

Era il lontano 1906 quando un’avventura industriale ebbe inizio, per poi diventare famosa nel mondo. Dopo tutti questi anni di Lancia ormai rimane l’affetto dei tantissimi appassionati e i modelli che ne hanno decretato il mito. Ripercorriamo insieme la storia ufficiale del marchio fondato da Vincenzo Lancia.

All’inizio del secolo il settore automobilistico attraversa un periodo di assestamento. Il mercato eccede di imprese e solo in Italia sono in attività oltre 60 fabbriche di auto delle quali molte destinate a scomparire. L’imprenditore Vincenzo Lancia riesce ad emergere e ad imporre la sua genialità distinguendosi per la qualità, l’innovazione e l’eleganza delle proprie realizzazioni. Fino al termine del primo conflitto mondiale la Lancia, fondata il 27 novembre del1906, propone modelli di indubbio interesse che vanno dalla capostipite 12 HP Alpha  alle Dialpha, Beta, Gamma, Delta, Didelta, Epsilon, Eta, alla piccola Zeta, per finire alla Theta del 1913. Quest’ultima eccellente auto ha uno straordinario successo anche perché, prima in Europa, offre di serie l’impianto elettrico completo per l’illuminazione e il motorino di avviamento. Nel 1911 l’impresa di Vincenzo Lancia è una industria a tutti gli effetti.

Lasciata la piccola officina ex Itala di via Ormea, le auto vengono costruite nella fabbrica, già Fides Brassier, di via Monginevro, in Borgo San Paolo che resterà in funzione fino a dopo il 1962, anno di inaugurazione dello stabilimento di Chivasso al quale verrà affidata gran parte della produzione: resterà in Borgo San Paolo la sola linea della Flaminia e, successivamente, la Thema 8.32 ed un periodo per la Delta a trazione integrale. Nel primo dopoguerra il prodotto trainante di Lancia è rappresentato dal modello Kappa, succedono a questa, affermandosi, la sportiva Dikappa nel 1921 e l’anno successivo la prestigiosa Trikappa, prima Lancia motore a V stretto, caratteristica questa che sarà esclusiva dei propulsori del Marchio per oltre 20 anni ma che sulla Fulvia, esattamente la versione Coupé 3, troviamo ancora sino all’inizio del 1976. Il 1921 è fondamentale nella storia Lancia per le prove su strada del prototipo Lambda, eccezionale sintesi della genialità automobilistica del fondatore e che otterrà un successo totale, raggruppando infatti molti importanti innovazioni e brevetti. E’ la prima auto al mondo ad avere scocca portante e sospensione a ruote anteriori indipendenti, tunnel per l’albero di trasmissione all’interno dell’ingombro del pianale, tecnica avanzatissima per l’epoca. Ad oggi non esiste o e’ esistita una vettura quale la Lambda con tanta innovazione e così importante: si può dire che Vincenzo Lancia con questo modello abbia insegnato un nuovo modo di concepire e costruire automobili. La Lambda é considerata il primo e più importante caposaldo dell’intera produzione Lancia. Negli anni successivi la Casa presenta la Dilambda, Artena e Astura per giungere all’Augusta, prima vettura con guida interna e l’intera carrozzeria a struttura portante. L’Aprilia, altro capolavoro Lancia secondo solo a Lambda, viene presentata nel 1936. La vettura, altamente aerodinamica, è un prodotto eccezionale per innovazioni, prestazioni e comfort e raccoglie grandi consensi ed entusiasmanti risultati sportivi. Purtroppo Vincenzo Lancia non può essere gratificato dal successo di questa realizzazione perché muore improvvisamente, il 15 febbraio del 1937, pochi mesi prima della sua commercializzazione.

Poco prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, l’Aprilia viene affiancata dall’Ardea che, su dimensioni ridotte, ne riprende la linea. Nel 1950 il figlio del fondatore Gianni Lancia presenta l’Aurelia, sobria ed elegante berlina motorizzata con un inedito 6 cilindri a V di 60°, che rappresenta la ripresa dell’azienda dopo la scomparsa di Vincenzo e gli avvenimenti bellici. Derivata dalla berlina, nasce nel 1951 la splendida Gran Turismo e nel 1954 l’intramontabile spider B24. In questi anni si assiste alla prima grande esperienza sportiva della Marca, infatti all’inizio degli anni cinquanta, Gianni Lancia decide di impegnarsi direttamente nelle competizioni con una squadra ufficiale. Un impegno di uomini e mezzi che porterà grandi vittorie ma anche gravi problemi economici. È la Gran Turismo, la B20, l’auto del debutto, nel 1951 che alla Mille Miglia si piazza seconda assoluta dietro la più potente Ferrari. Giungono poi altre affermazioni di prestigio, come la Targa Florio e il Rallye di Montecarlo. Intanto, nelle officine di Borgo San Paolo vengono realizzati straordinari modelli da competizione le cui sigle D20, D23, D24, D25 identificano la mitica serie delle vetture sport. I successi nella Categoria Sport invitano alla F.1 e alla fantastica D50, messa in cantiere nell’estate del 1953: non mancano i requisiti per competere. Nel ’53 la produzione di serie presenta l’Appia, rivolgendosi all’utenza Ardea. La vettura, molto apprezzata dal pubblico femminile, deriva dalle peculiarità del progetto e dalle finiture di lusso oltre che dalle riuscite interpretazioni stilistiche quali Coupé Pinin Farina, Lusso e Convertibile Vignale, GT, GTE e sport Zagato. Ma l’attività sportiva voluta da Gianni Lancia incide negativamente sul bilancio, tanto da costringere l’azienda, nel luglio del 1955, a cedere gratuitamente a Enzo Ferrari tutto il notevole patrimonio della squadra corse relativo alla D50, fatto di uomini (fra i quali Jano) progetti, prototipi e vetture che l’anno successivo vincerà il campionato mondiale di Formula 1 con Juan Manuel Fangio.

lancia aurelia b24 spiderA settembre dello stesso anno la Lancia viene assorbita dal gruppo Pesenti. Nell’aprile del 1957 viene presentata la Flaminia, ammiraglia di prestigio derivata dallo sviluppo tecnico della Aurelia. Offre, come ogni Lancia, innovazione tecnologica, presentando una nuova sospensione anteriore a ruote indipendenti con bracci montata su telaio ausiliario, e innovazione stilistica imponendo la linea tesa e nuovissima della Florida di Pinin Farina, prototipo su telaio Aurelia B56 e, successivamente, la Florida II, su meccanica Flaminia, vettura personale di Pinin Farina. Le versioni coupé Pinin Farina, convertibile e GT Touring, sport e super sport Zagato sono apprezzate e richieste. Nel 1960, progettata dal professor Fessia, nasce la Flavia, berlina innovativa, la prima trazione anteriore italiana con motore a 4 cilindri orizzontali contrapposti, freni a disco sulle 4 ruote e riduttore di sterzata per l’uso delle catene. Vettura molto personale e di grande comfort, anche nelle versioni coupé Pininfarina, convertibile Vignale e sport Zagato ha raccolto notevole successo. Segue nel ’63 la Fulvia, media e confortevole berlina tre volumi di pregio. Segue nel 1965 la coupé che, nelle versioni HF, colleziona in competizione un numero impressionante di vittorie, tra cui il Rallye di Montecarlo nel 1972 e, nello stesso anno, la coppa FIA. Grazie a questi importanti risultati sportivi la Fulvia coupé, la cui produzione sarebbe dovuta cessare nel 1973, con la nuova versione coupé 3 vive sino all’inizio del 1976.

Nell’ottobre 1969 Fiat rileva marchio e produzione Lancia. Successivamente vengono presentati i modelli: nel 1970 la Lancia 2000, nel 1972 la  Beta e nel 1976 la Gamma. In campo sportivo, facendo seguito alla Stratos prototipo 0 di Bertone, nel 1973 viene presentata l’imbattibile Stratos HF, Campione del Mondo Rally 1974 – 1975 – 1976. Il 1979 e’ l’anno della Delta a cui seguira’ nel 1983 la versione a 3 volumi denominata Prisma. Ancora la Rally 037 e le versioni quattro ruote motrici della Delta, l’S4, l’HF 4WD, e le diverse HF “Integrale”. 1990_Lancia_Delta_HF_Integrale_16v_rally_001_8286Con queste ultime vetture in particolare, i successi sportivi Lancia sono da leggenda come il Campionato del Mondo Rally conquistato per 6 anni consecutivi (1987-1992). Un’impresa per ora unica nella storia dell’auto e che fa parte della gloriosa storia della Lancia. Nel 1984 esce la Thema, berlina di grande fascino e grande successo che, nel periodo di produzione, ha intaccato il monopolio tedesco. Dal pianale della Thema furono sviluppate la Saab 9000, la Fiat Croma e l’Alfa Romeo 164 e le sue derivate SW e 8.32. Nel 1989 viene lanciata la Dedra, destinata a sostituire la Prisma, berlina di buon successo sul pianale Tipo 1 condiviso anche dalla successiva Delta del 1993. Ultima vettura costruita in una fabbrica Lancia: Chivasso.

fonte: lanciaclub

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Desde México, apoyo total a la permanencia de una marca legendaria del automovilismo italiano. El legado que Lancia nos ha dejado en la competencia de los Rally simplemente no tiene competencia y verdaderamente merece un mejor destino. Saludos desde Pátzcuaro, Michoacán, Máxico.
    #SaveLancia

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  • Patrick-Olivier Rosselet
    9 Novembre 2015 19:50

    Viva Lancia! Dal 1934 (Asturs del nonno) siamo Lancisti nella famiglia. Sono il felice propretario di una Beta Spider 2000 (1977j, una Thema SW turbo 16v LS (1993) e una Delta HF integrale (1990). Tutto il resto é noia, come é scritto sulla mia carissima Delta

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