Antonella Bruno la
responsabile Lancia per la regione EMEA, è famosa per non perdere mai una passerella, presenzialista e griffatissima in ogni evento realizzato per presentare l’ennesima versione speciale della Ypsilon, si distingue per il suo stile ricercatamente “fashionista”. Fin qui niente di male anche se la signora si può dire non sia altrettanto interessata alla cultura storico industriale del brand Lancia. In un’intervista raccontò dei ricordi legati alla vecchia Lancia Beta del padre ma a volte, ascoltando le sue video selfie
interviste, si ha più l’opinione che sia una direttrice di una boutique di Via della Spiga a Milano piuttosto che la numero uno di un marchio storico con 108 anni di storia alle spalle.
Oggi Lancia è tristemente indirizzata verso un poco dorato pensionamento, preceduto dall’addio ai mercati europei e da qualcosa di simbolico che va oltre le decisioni prese a Detroit sul marchio fondato da Vincenzo Lancia nel 1906: la cancellazione della memoria. Sul sito ufficiale sparisce la sezione storia del brand, roba che la maggior parte dei marchi automobilistici dovrebbe sudare decenni per riempire un quinto delle pagine che meriterebbe Lancia che con un bagaglio di prodotti d’eccellenza potrebbe benissimo ricevere gli onori di un museo…ma tant’è la storia a volte può essere matrigna e alla gloria si preferisce il silenzio prima dell’oblio.
Antonella Bruno è evidentemente un capo con le mani legate, all’ombra del ben più ingombrante Marchionne ostinatamente teso a distruggere questa storia industriale italiana sull’altare degli interessi finanziari nati con la fusione di Chrysler e Fiat. La Bruno non ha colpa sia chiaro ma certo sarebbe interessante poterle chiedere cosa pensa del destino del brand; una semplice domanda che le è stata posta con firma e per raccomandata da ben
4000 persone. Una risposta che non è mai arrivata nonostante mese dopo mese il destino di Lancia fosse sempre più segnato dalla mancanza di nuovi modelli (l’ultimo risale al 2011) e dalle dichiarazioni funeree di Marchionne sul limitato appeal europeo e su quanto la crisi non permetta investimenti.
Antonella Bruno è stata ostinatamente in silenzio, continuando a presenziare serate nel fashion apartament di Lancia messo su a Milano la cui unica preoccupazione sembrerebbe quella di esporre le sue stiletto Manolo Blahnik tacco 12 tra un tailleur e una Ypsilon… ormai sempre più auto per ragazzine da poco liberate dalla dipendenza di Hello Kitty. Un po’ troppo poco per una storia che ha partorito miti come l’Aprilia, l’Aurelia, Fulvia, Thema e Delta.
Il personaggio: chi è Antonella Bruno Responsabile del Brand Lancia per la regione EMEA
Antonella Bruno è dal 2013 la
responsabile Lancia per la regione EMEA, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa.
Laureata in economia e commercio, la Bruno ha iniziato a lavorare in
Ford come
responsabile rete per il post vendita e, successivamente, come zone manager vendita e post vendita per le regioni Sicilia ed Emilia. In seguito si è occupata del
marketing dei ricambi per poi passare al
marketing vetture come
brand manager delle cosiddette “small car”. Nel suo curriculum non manca un’esperienza all’estero, per la precisione
a Londra dove nel 2004 ha ricoperto il ruolo di
pricing specialist di Ford Europa.
Nel 2006 è tornata in Ford Italia con il ruolo di
direttore communication e media per approdare, alla fine del 2007, in Fiat come
product director di Croma e Bravo e, successivamente, del lancio di Fiat Freemont. Antonella Bruno è entrata a far parte di
Lancia nel settembre 2011 come
responsabile marketing prima e, poco dopo, del mercato italiano fino all’attuale nomina a
responsabile del brand per la regione EMEA.
2 Commenti. Nuovo commento
Vorrei tanto che la Lancia diventasse l’AUDI italiana.-
Marchionne è un bravo manager, ma di auto non capisce un… Lascio perdere per non essere volgare.