Confermato lo stop alle vendite dei motori diesel e benzina dal 2035

Auto, addio a diesel e benzina: in Italia a rischio 60 mila posti. Di certo la produzione di auto in Italia ha cominciato a ridursi molto prima dell’inizio della trasizione verso l’elettrico. Rispetto al 1989 nel nostro Paese si producono 1,5 milioni di veicoli in meno. Oggi produciamo meno di 500 mila auto l’anno e ci hanno superato non solo Polonia ma anche Romania e Repubblica Ceca.
 
𝗟’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗵𝗮 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗲𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮: 𝗱𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟯𝟱 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗱𝘂𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗺𝗲𝘁𝘁𝗼𝗻𝗼 𝘇𝗲𝗿𝗼 𝗖𝟬𝟮 𝗮𝗹 𝘁𝘂𝗯𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗮𝗽𝗽𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼. Con le tecnologie attuali, significa solo elettrico. E’ previsto un punto sulla transizione nel 2026. Sappiamo che questo post genererà polemiche viste le ricadute su cittadini e sul lavoro però è importante partire da una premessa. 𝙇’𝙤𝙗𝙗𝙡𝙞𝙜𝙤 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙚𝙣𝙞𝙧𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙖𝙧𝙜𝙞𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙡’𝙚𝙢𝙚𝙧𝙜𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙘𝙡𝙞𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙘𝙞 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙘𝙤𝙨𝙘𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙙𝙤𝙫𝙚𝙧 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙫𝙚𝙙𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙧𝙖𝙥𝙞𝙙𝙞, 𝙣𝙚𝙘𝙚𝙨𝙨𝙖𝙧𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙚𝙜𝙪𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙘𝙡𝙞𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙞. Non dobbiamo perdere di vista questa priorità. Che vuol dire in soldoni? Qualche dato: solo in Italia nei primi dieci mesi del 2022 abbiamo avuto +27% di eventi climatici estremi rispetto all’anno precedente. Preoccupa il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 al 31 ottobre 2022 registrati 1.503 fenomeni estremi, 780 i comuni colpiti e 279 le vittime.
Questo giustifica l’impegno del Parlamento Europeo nella legislazione sulle emissioni di C02 considerate le principali responsabili del surriscaldamento del pianeta. L’Europa vuole fare la sua parte, ed è doveroso seguire questa strada perché chi nega l’emergenza climatica dovrà comunque, per coscienza, spiegare ai propri figli le proprie responsabilità nell’opporsi alla volontà di affrontare questa emergenza. Con questa lunga premessa è anche d’obbligo ammettere che in questa scelta di vietare le vendite dei motori a combustione dal 2035 sorgono due importanti questioni: la prima è la “democratizzazione” dell’elettrico e l’altra è la ricaduta lavorativa sul settore produttivo delle case europee. Democratizzazione perché i costi eccessivi delle auto elettriche, nelle condizioni attuali, renderanno sempre più complicato per le classi medie l’acquisto di veicoli costosi. Il settore automotive europeo risentirà, nelle condizioni attuali, della concorrenza spietata dell’industria asiatica di fatto monopolistica nella produzione di batterie e componentistica. Su questi due punti c’è ancora tanto da lavorare, e non bastano certo vaghe promesse perché senza interventi concreti la data del 2035 potrebbe essere il funerale di tante case automobilistiche europee…e allora altro che SaveLancia, dovremmo convertirci in SaveEurope.

I ragazzi dei Rally

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