Lancia, il vento sta cambiando?

Abbiamo assistito alla conferenza stampa del restyling della piccola Lancia e forse più che la novità dell’ennesima Ypsilon, la vera notizia è che Lancia non è un marchio, come molti temevano, abbandonato a se stesso. Anzi, il nuovo ceo Luca Napolitano (ex Fiat) ha infatti confermato che a Torino e in Francia si lavora freneticamente per rilanciare tutti i marchi. E se da una parte non può ovviamente confermare le indiscrezioni sulla nascita di una sorta di polo premium composto da Lancia, Alfa Romeo e DS con componentistica in comune, dall’altra non nega che il futuro di Lancia starebbe virando dalla parte giusta. Il brand Lancia ha un futuro, “il progetto di rilancio è allo studio, ci vorrà qualche mese. Nei prossimi quindici anni sarà un brand molto rispettato nel mercato Premium”. Parola di Luca Napolitano, nuovo responsabile di Lancia nel gruppo Stellantis, che ha incontrato la stampa in videoconferenza in occasione della presentazione della nuova Ypsilon.

Spiega Napolitano “Il fatto che Lancia abbia un capo come Jeep, Peugeot o Citroen mi sembra una dichiarazione di intenti evidente. Che sia inserita in un contesto diverso da quello attuale con i brand Alfa e Ds è un’altra dichiarazione d’intenti. Alle dichiarazioni d’intenti però devono seguire i fatti. Ora servono buone idee e il lavoro di tanti mesi”, e aggiunge “La Lancia ha finalmente all’interno del gruppo dei top executive di Stellantis un suo capo, il che è un’indicazione d’intenti molto forte. Unito al fatto che il marchio chiaramente non è identificato nella Ypsilon di oggi, altrimenti sarebbe stato inserito nel cluster ‘core’, con Citroën e Fiat, mentre è posizionata in quello ‘premium’ assieme a DS e Alfa, il che è un bel segnale sulle future prospettive”.

Insomma bisogna anche reinventare un marchio che da ormai troppi anni non ha più una gamma articolata, ed è lo stesso Napolitano a chiarire il concetto “Sono un appassionato di auto e, poi, in Lancia ho lavorato. Quindi ho una serie di idee, che non posso ancora svelare. Quel che posso dire è che il cliente di domani non sarà la semplice evoluzione del cliente di oggi. Semplificando, oggi è per il 75% donna e acquista macchine sotto i quattro metri. Se consideriamo che il 10% di loro cambia l’auto ogni anno e la metà di loro è fedele al marchio Lancia, è evidente che si tratta di un patrimonio da non disperdere. Ma si capisce che il cliente del marchio che immaginiamo – rispettato nel mercato premium – sarà in parte diverso”.

Per noi appassionati del marchio, insomma è una vera e propria virata in senso opposto dopo anni in cui di Lancia sembrano solo accumularsi dichiarazioni poco consolatorie. Chi dimentica il famoso “Lancia non ha appeal”? I tempi sono cambiati e anzi si cerca di smarcarsi da quella infelice considerazione: “Non è vero”, dice Napolitano, “che all’estero Lancia non la conosce nessuno, ci sono mercati su cui ha fatto molto bene, penso alla Francia, al Belgio, alla Grecia…, e dove è riconosciuta. I francesi in particolare ne hanno un’immagine molto alta. Poi bisogna vedere come andare all’estero, magari si può fare con metodi di vendita non convenzionali”. Insomma le speranze ci sono tutte per poter avere un minimo di speranza, ora bisogna attendere i fatti.

 
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