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Lancia Aurelia B24. Una delle automobili più belle al mondo.

Nei primi mesi del 1957 – quando già sono stati costruiti 150 esemplari – la B24 Convertibile America subisce

le stesse modifiche meccaniche di cui è oggetto nel medesimo periodo la cugina coupé B20 (lieve incremento dei valori di potenza e di coppia, nuovo carburatore, piccola variazione nel rapporto al ponte, altre di minore entità). Invariata esteticamente, questa terza (ed ultima) serie – che perde ufficialmente la designazione di “America”, termine che sparisce anche dai manuali d’uso e manutenzione – è disponibile per le consegne in Italia a partire dal 1º maggio 1957 e rimane in produzione fino al 1958 (ed in listino sino al maggio 1959), totalizzando 371 esemplari e risultando in tal modo la serie di B24 costruita nel maggior numero di esemplari.

Diamo di seguito l’elenco delle tre serie con i parametri distintivi più significativi.

Prima serie (con meccanica della “quarta serie” B20) da B24-1001 a B24-1059 e da B24S-1001 a B24S-1181; prodotta dal dicembre 1954 all’ottobre 1955, spider, 2,5 litri, 118 HP (110 HP per le vetture destinate all’esportazione negli USA),paraurti “ad ala”, parabrezza superpanoramico (con montanti arretrati), portiere senza maniglie.

Seconda serie (con meccanica della “quinta serie” B20) da B24S-1182 a B24S-1331; prodotta dal luglio al dicembre 1956, convertibile-cabriolet (definita ufficialmente come Aurelia GT 2500 America Convertibile), 2,5 litri, 110 HP, cambio modificato, paraurti a lama unica, parabrezza a curvatura normale (non più superpanoramico), portiere più ampie e munite di maniglie, profilo delle pinne di coda rialzato e più sfuggente.

Terza serie (con meccanica della “sesta serie” B20) da B24S-1332 a B24S-1702; prodotta dal marzo 1957 alla fine del 1958, convertibile-cabriolet (definita ufficialmente come Aurelia GT 2500 Convertibile), 2,5 litri, 112 HP, solo piccole modifiche meccaniche, bagagliaio con serratura.

Su 18.201 Aurelia costruite, 15.468 risultano vendute ed immatricolate in Italia, dal 1950 al 1959 (57 delle ultime B20-B24 risultano vendute/immatricolate nel 1959). Ne consegue che l’esportazione (2.733 unità) ha assorbito il 15% della produzione.

Motore

Tipo: B24

  • MOTORE: 2451,31 cm³
  • Anno: 1955 – 1958
  • Velocità Max: 180 km/h
  • Consumo medio: 12,7 litri/100 km

Per gli storici dell’automobile, questa spider è considerata una tra le più belle autovetture mai costruite al mondo. “Quando vedi una Aurelia B24 non ti basta guardarla, avresti voglia di toccarla” amava dire Franco Martinengo, per vent’anni (dal’52 al ’72) direttore del Centro Stile Pininfarina.

L’idea del giovane Gianni Lancia è quella di un prodotto d’élite, sportivo e dalla linea che strizzi l’occhio alle tendenze d’oltreoceano. Egli commissiona il primo esemplare alla Pininfarina che già ha esperienza nel settore specifico avendo realizzato nel 1952 una spider per conto dell’americana Nash.

La produzione in serie inizia alla fine del mese di dicembre del 1954, tanto che nel bilancio di fine anno si conta una sola Spider (con guida a sinistra) ultimata. Ma in casa Lancia si lavora per allestire l’esemplare da spedire in Belgio per la presentazione al primo salone dell’automobile del nuovo anno.

Le altre caratteristiche del prototipo vengono mantenute: parabrezza avvolgente (parabrezza panoramico, ricurvo, a montanti arretrati, contornato da un profilato di ottone cromato), sezione frontale meno alta rispetto alla B20, portiere prive di maniglie, assenza di finestratura laterale, capote in tela a struttura tubolare e ripiegabile a scomparsa nel piccolo spazio alle spalle dei sedili, volante con tre razze in alluminio, cruscotto ad andamento curvo ed avvolgente d’intonazione sportiva, strumentazione a tre quadranti circolari posti a cavallo del piantone dello sterzo, coda molto pulita (con pinne appena accennate che si raccordano armoniosamente con il rigonfiamento dei parafanghi posteriori), ampio vano bagagli apribile dall’interno, ruota di scorta (e batteria) collocata in un vano ricavato sotto il fondo del bagagliaio.

L’ultima B24 Spider lascia la fabbrica nell’ottobre del 1955: in totale, non conteggiando il prototipo, ne sono state costruite 240 (di cui soltanto 59 con guida a destra).

Anche a seguito delle note traversie della Casa, la nuova versione della B24, denominata “Convertibile America”, esce solo sei mesi dopo e debutta al Salone di Torino che si apre il 21 aprile del1956. Oltre alle modifiche meccaniche che interessano anche la B20 e che sacrificano qualche cavallo di potenza e qualche chilometro orario di velocità, la nuova B24 – che ora assume a tutti gli effetti la denominazione di America – appare assai più classica e confortevole ma perde molte delle caratteristiche della prima serie: sparisce il parabrezza panoramico (che ora è meno avvolgente ad ha i montanti avanzati, quasi verticali), i paraurti (qui più avvolgenti) non hanno più le singolari “ali”, la presa d’aria sul cofano è modificata (maggiore larghezza e minore altezza), le portiere (più ampie) hanno le maniglie ed i vetri discendenti, il cruscotto è meno arrotondato e la strumentazione (sopra a due strumenti) è del tutto diversa. Questa seconda serie, la cui produzione inizia effettivamente nel luglio del 1956, viene fornita esclusivamente con la guida a sinistra.

Nei primi mesi del 1957 – quando già sono stati costruiti 150 esemplari – la B24 Convertibile America subisce

le stesse modifiche meccaniche di cui è oggetto nel medesimo periodo la cugina coupé B20 (lieve incremento dei valori di potenza e di coppia, nuovo carburatore, piccola variazione nel rapporto al ponte, altre di minore entità). Invariata esteticamente, questa terza (ed ultima) serie – che perde ufficialmente la designazione di “America”, termine che sparisce anche dai manuali d’uso e manutenzione – è disponibile per le consegne in Italia a partire dal 1º maggio 1957 e rimane in produzione fino al 1958 (ed in listino sino al maggio 1959), totalizzando 371 esemplari e risultando in tal modo la serie di B24 costruita nel maggior numero di esemplari.

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