È il primo salone automobilistico in Italia e il più grande mercato Classic d’Europa. “Eppure, Auto e Moto d’Epoca non è un salone dell’auto. È il salone della passione – dice l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini – dove i modelli che hanno fatto la storia incontrano quelli che la faranno e dove chi ama il mondo dell’auto può abbracciare la sua evoluzione in un unico sguardo”.
Decine, inoltre, i club storici partecipanti ognuno con una storia da raccontare e un mito da condividere con i tantissimi visitatori presenti. Tra le vetture che hanno fatto la storia non potevano mancare Lancia, rappresentata da ben 5 club per i 110 anni di storia: nonostante la recente decisione della FCA di cancellare il prestigioso marchio torinese dai suoi progetti futuri è ancora fortissimo l’appeal che lo lo scudetto Lancia ancora riscontra tra gli appassionati di motori.
A Lancia è stato assegnato uno spazio abbastanza grande, organizzato dai vari club. Alcuni erano assieme uno dopo l’altro, altri erano sparsi all’interno della fiera. In generale pochissime Lancia in vendita e di altissimo livello (Flaminia berlina, coupe e Aurelia e una Appia Zagato).
Un bel pienone in Fiera per la 33esima edizione di Auto e Moto d’Epoca. Strapieni tutti i padiglioni (90.000 mq2, 450 aziende, 4500 auto e 500 moto), dal 20 al 23 ottobre 2016 la Fiera di Padova ha battuto tutti i record: 16 marchi internazionali e i loro ultimi modelli in anteprima, 4500 auto d’epoca in vendita, oltre 400 commercianti da tutt’Europa e altrettanti ricambisti specializzati.
Una valanga di appassionati con i loro flash non solo sulle moto e sulle auto vintage, ma anche su quelle nuove, portate a Padova dalle più importanti case a pochi giorni dalla chiusura del Salone di Parigi.
Il settore dell’auto in vendita, intanto, si conferma il più grande d’Europa con 4500mila modelli a disposizione degli appassionati che coprono l’intero spettro dell’Automotive.
A seguire una galleria fotografica tra gli stand della Lancia presenti alla fiera.
Si ringrazia per le foto Francesca Pasetti.
1 Commento. Nuovo commento
Quanti spunti per il futuro che offrono queste bellissime LANCIA classiche!
Penso e ormai mi sono convinto che i moderni disegnatori e tecnici siano in gran parte ignoranti. Certo non tutti, e magari molti sono frenati dai grandi geni del marketing.
Gli stessi maghi che hanno imposto una gamma di vetture ri-marchiate.
Solo una grande cognizione del passato può dare ai tecnici la consapevolezza di dover fare una nuova LANCIA, bella, elegante ma discreta, raffinata e innovativa, potente ma senza eccessi. Mi rendo persino conto che questi aggettivi sono persino riduttivi: c’è anche lo spirito LANCIA delle macchine da rally: macchine vincenti senza eguali ( e non è retorica visto il palmares di titoli tutt’ora imbattuto nonostante i venti e più anni di mancanza nelle corse).