Auto dell’Anno, le italiane vincenti: 1980 – Lancia Delta, mito indimenticato

Lancia Delta, la classe non è acqua e un nome che evoca ancora emozioni fortissime. La Deltona che ha fatto furore e record nel mondiale rally, ma anche un modello che ha riscontrato un buon successo commerciale (sul mercato dal 1979 al 1993) non replicato dalle successive generazioni. La Delta nacque dalla matita di Giorgetto Giugiaro, che plasmò una silhouette elegante e moderna, destinata a rimanere nella memoria di tutti. Era il 1979quando fu presentata in”casa” al Salone di Torino, quale erede della mitica Fulvia. Le sinergie di Fiat (piattaforma in comune con la Ritmo) c’erano eccome, ma la Delta aveva un suo indiscutibile fascino. Era una compatta del segmento C, con la stazza dei suoi tempi (3,90 metri di lunghezza) e una spiccata propensione alla raffinatezza, nelle scelte estetiche, nel design, ma pure nei dettagli (il simbolo Delta, δ, in greco) , come i paraurti (in resina) in tinta con la carrozzeria. Dettagli, ma ben visibili e apprezzabili, come il lunotto termico (poi arrivarono gli alzacristalli elettrici e cerchi in lega di serie) che ne fecero subito un punto di riferimento. Spinta dal 1.300 da 75 cavalli e dal 1500 da 85, fu subito un successo. E si portò a casa anche il titolo di Auto dell’Anno nel 1980. Aprendo così un decennio che l’ha fatta diventare, assieme alla successiva Thema, una delle ultime grandi Lancia universalmente apprezzate. lancia-delta-hf-integrale-evo-150248Nel 1983, il primo passo verso i modelli sportivi che l’anno resa celebre. La Delta 1600 GT da 105 cavalli (come la Ritmo 105 TC) e soprattutto la 1.6 turbo HF da 130 cv. Poi l’entrata nel mondo dei Rally, nel 1985 nel testosteronico Gruppo B del campionato mondiale (WRC) con la S4 del reparto Lancia-Abarth progettata dall’ingegnere Lombardi. Così furono prodotte 200 Delta S4, col 1.8 da 250 cavalli, grazie al compressore volumetrico e al turbo (soluzione adottata negli ultimi anni da VW, ad esempio) con telaio in traliccio in tubi di acciaio e la carrozzeria in carbonio. Poi la tragedia con la morte di Toivonen, chiuse l’esperienza della S4. Ma il pezzo forte arrivò nel 1986. La Delta HF 4WD col 2.0 Turbo i.e. (quello della Thema) da 165 cavalli, la trazione integrale con giunto viscoso centrale, differenziale autobloccante Torsen al posteriore, con ripartizione della coppia al 56% davanti e al 44% dietro. I mitici fari sdoppiati  per un impiego nei rally e il team Lancia Martini per un modello senza eguali, che vincerà il Campionato Mondiale Rally per sei volte consecutive (1987-1992). Le potenze delle Delta Integrale di serie salirono a 185, poi a 200 cavalli, fino alla Delta HF Integrale 16v Evoluzione, la Deltona. Era il 1991, il modello era inconfondibile. Bombature, carreggiate allargate, 215 cavalli  (0-100 in 5”7, un missile assoluto per i tempi) e serie limitate che contribuirono a farne un mito che dura tutt’ora e un oggetto di collezione assoluta. fonte: Auto scritto da Scritto da Francesco Forni

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